Pochi sanno che Mario Mario Giacomelli (Senigallia 1925 – 2000), uno dei maggiori interpreti della fotografia italiana del Novecento, nel 1985 fece dono alla comunità di Lonato del Garda, che aveva ospitato una sua mostra, di ben 101 suoi scatti. Un lascito straordinario che ora viene in larga parte esposto nella Sala del Capitano della Rocca visconteo veneta di Lonato del Garda, all’interno del complesso monumentale della Fondazione Ugo Da Como.
Scrive Filippo Maggia, curatore della mostra Mario Giacomelli, una retrospettiva. La Raccolta di Lonato del Garda: «Di questa raccolta alcune opere fungono da esempi compiuti dello stile unico della fotografia di Giacomelli: il taglio plastico e la composizione pittorica dell’immagine “La fotomodella” del 1955; il bianco e nero abbacinante emanato dalla celebre fotografia del bambino di Scanno, i giovani seminaristi ripresi dall’alto che paiono sospesi nel vuoto, su di un pavimento di cui Giacomelli ha cancellato quasi ogni traccia scolpendo il nero dei soggetti sullo sfondo bianco».
E ancora: «Il bambino leggermente sfocato che guarda la macchina fotografica tenendo a fuoco la ragazzina dietro di lui, obbligando così lo spettatore a passare da un piano prospettico a un altro».
«Un volto femminile celestiale, con ombre accennate di gabbiani che lo accompagnano in un volo poetico, onirico, dalla serie su “Caroline Branson da Spoon River”. Le immagini contrastate e severe della serie “Presa di coscienza sulla natura” degli anni 1976-1984, rigorose metafore del rapporto puro e primitivo che Giacomelli auspica tra uomo e natura».
ORARI DI APERTURA
Dal lunedì alla domenica, dalle 10 alle 17
Il costo del biglietto (5 euro ) è comprensivo della visita libera della Rocca
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