A Forlì, 320 opere di artisti internazionali raccontano l’influenza dell’arte italiana sul movimento che rivoluzionò l’Inghilterra vittoriana
Forlì. La Chiesa di San Giacomo e le grandi sale della biblioteca nel Convento di San Domenico ospitano, dal 24 febbraio al 30 giugno 2024, la mostra Preraffaelliti. Rinascimento moderno: 300 opere tra dipinti, sculture, disegni, stampe, fotografie, mobili, ceramiche, opere in vetro e metallo, tessuti, medaglie, libri illustrati, manoscritti e gioielli raccontano la storia di questo singolare movimento artistico. Foto apertura: Frederic Leighton, Ragazze greche che raccolgono ciottoli in riva al mare, 1871, olio su tela, Colección Pérez Simón, Mexico.
Tra l’Otto e il Novecento
Tra gli anni Quaranta dell’Ottocento e gli anni Venti del Novecento, l’arte storica italiana, dal Medioevo al Rinascimento, ha un forte impatto sulla cultura visiva britannica, in particolare sui Preraffaelliti. Questo movimento artistico, nato nell’Inghilterra vittoriana di metà Ottocento a opera di alcuni artisti ribelli – William Holman Hunt, John Everett Millais e Dante Gabriel Rossetti – aveva lo scopo di rinnovare la pittura inglese, considerata in declino a causa delle norme eccessivamente formali e severe imposte dalla Royal Academy.
Nell’esposizione per la prima volta vengono affiancati alle opere britanniche una consistente rappresentanza di modelli italiani, tra cui opere di antichi maestri, ma anche opere di artisti italiani di fine Ottocento ispirate ai precursori britannici.
Il Preraffaellismo – la cui data di inizio può essere fissata con certezza al 1848, ma la cui conclusione sfuma nei movimenti decadente e simbolista – non fu un ritorno reazionario agli stili del passato ma un progetto visionario capace sia di produrre opere decisamente moderne e innovative, restituendo forza e presenza alla tradizione italiana.
I modelli, da Giotto a Tiziano
I Preraffaelliti attinsero infatti a un’ampia gamma di influenze ed elementi storici, in momenti diversi si ispirarono all’arte e all’architettura gotica veneziana, a Cimabue, a Giotto, oltre che a maestri del Rinascimento, come Botticelli e Michelangelo, rivolgendosi infine con altrettanto entusiasmo all’arte veneziana del XVI secolo di Veronese e Tiziano.
Seguendo il corso di una produzione che si è snodata per vari decenni, Preraffelliti. Rinascimento Moderno si articola in sezioni che hanno come filo conduttore il concetto di re-invenzione nelle sue varie declinazioni. Esse sono documentate da opere di artisti britannici talvolta forse poco noti al grande pubblico, ma in grado di restituire con inedita chiarezza i tratti peculiari di questo passaggio storico.
INFO
La mostra, organizzata dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì in collaborazione con il Comune di Forlì, è accompagnata da un catalogo pubblicato da Dario Cimorelli Editore, con saggi e articoli dei curatori e contributi dei co-curatori ospiti.
Il percorso espositivo è stato curato nel suo allestimento dallo studio Lucchi & Biserni di Forlì.
Preraffaelliti. Rinascimento Moderno
Museo Civico San Domenico, Forlì. Dal 24 Febbraio al 30 Giugno 2024
Orari visita: da lunedì a venerdì: 9.30-19.00; sabato, domenica, giorni festivi: 9.30-20.00. La biglietteria chiude un’ora prima. Prenotazioni: tel. 0543.36217; orario call center: 9.00-18.00 (sabato: 9.00-13.00), chiuso nei festivi.
Previsti anche itinerari turistici e visite tematiche per i gruppi che volessero effettuare, oltre alla visita della mostra, un percorso guidato nella città e nel territorio con le guide di Confguide Forlì-Cesena.
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