Venti foto di Jodice della serie WEST al Museo Archeologico di Napoli (fino all’8 gemmaio 2024). Tracce di un’“era americana” già al tramonto
Napoli. Aperta al Museo Archeologico Nazionale di Napoli fino all’8 gennaio 2024, la mostra WEST Francesco Jodice curata da Matteo Balduzzi è composta da 20 opere fotografiche di Francesco Jodice provenienti dalle collezioni del Mufoco Museo di Fotografia Contemporanea, presentate per la prima volta in Italia. Foto apertura: Francesco Jodice, West, Nelson, Nevada, #018, 2017
Il tramonto americano
La mostra racconta il sorgere e il declino dell’ultimo grande impero occidentale in un arco di tempo compreso tra l’inizio della Gold Rush (1848) e il fallimento della Lehman Brothers (2008). Percorrendo in tre lunghi viaggi, effettuati tra il 2014 e il 2022, una delle più antiche strutture geologiche del pianeta, Francesco Jodice rilegge una parte della nostra storia attraverso un repertorio visivo di miti e di ruderi, di utopie, di miraggi e di fallimenti.
Archeologia dell’altro ieri
Archeologia di un presente che è già passato. California, Nevada, Utah, Wyoming, Arizona, Colorado, New Mexico, Nebraska, Texas, con l’inclusione delle aree contigue messicane sono alcuni degli stati dove ha avuto luogo la corsa all’oro, territori percorsi da Francesco Jodice per il suo articolato progetto di ricerca WEST.
Il fulcro dell’intero lavoro si ritrova nel crocevia tra la peculiare geologia di quest’area e i ruderi archeologici (miniere, ghost town, utopie, complessi e infrastrutture abbandonate) di una stagione animata da un’irrefrenabile bramosia di ricchezze immediate.
L’era della corsa all’oro è agli sgoccioli?
Le opere fotografiche di Jodice in mostra sono accompagnate da una serie di testi e di immagini d’archivio, “minerali e detriti culturali” come definiti dall’artista, relativi alla storia economica, geologica, politica e culturale del secolo americano, che costituiscono le basi teoriche e poetiche del progetto.
L’opera Atlante (2015), primo capitolo di una trilogia video che Jodice ha dedicato al Secolo Americano e che è stata parzialmente realizzata nella Sala della Meridiana del MANN, completa il progetto espositivo e crea un ulteriore cortocircuito negli spazi del Museo.
Che cosa si intende per archeologia
La relazione tra il progetto WEST e lo spazio espositivo, con la messa in scena di un’archeologia visiva della cultura occidentale moderna, contribuisce a ridiscutere la nozione stessa di archeologia, in termini sia spaziali che temporali, in sintonia con il dibattito più attuale della disciplina.
Al contempo, alimenta un dialogo tra le espressioni visive del passato e quelle della contemporaneità a cui il MANN dedica una grande attenzione all’interno dei propri programmi espositivi temporanei. Infine, l’esposizione rappresenta per la città di Napoli l’occasione di poter celebrare un artista di fama internazionale di origini partenopee.
Nelle foto di Jodice, ieri è già “archeologia”
«Quando inizia l’archeologia? Già ieri è passato. Grandi Musei come il British espongono gettoni telefonici o carte di credito, per dar conto di quelle che saranno le tracce materiali delle nostre generazioni fra mille e più anni.
Di più: l’America del West, a differenza del Messico o di parti dell’America Latina non è mai stata abituata ad un concetto di archeologia simmetrico al nostro. Per il West il passato sono già i villaggi nati intorno alla corsa all’oro, quelli dei pistoleri o i set dismessi dei celebri film. Nessuno ha il diritto di stabilire un confine tra antico e recente. Nel momento in cui pensa ad un concetto esso è già volato via nei nostri ricordi», dice Paolo Giulierini, direttore del MANN. «Siamo felici quindi di ospitare grazie a Electa il prezioso progetto di Francesco Jodice ricordando che il Museo Archeologico Nazionale di Napoli in questi anni è stato anche “casa della fotografia” d’artista, da Luigi Spina ai fotoreporter del World Press Photo».
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