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Gulp! E Jacovitti è finito in un museo!

Gulp! E Jacovitti è finito in un museo!

Roma. Il 9 marzo del 1923 nasceva a Termoli Benito Jacovitti. In occasione del centenario, il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo festeggia il celebre e geniale fumettista

Roma. Il 9 marzo del 1923 nasceva a Termoli Benito Jacovitti. In occasione del centenario, il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo festeggia il celebre e geniale fumettista con la mostra Jacovittissimevolmente. L’incontenibile arte dell’umorismo, a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti con il coordinamento curatoriale di Giulia Ferracci, nello Spazio Extra MAXXI fino al 18 febbraio 2024. Foto apertura: Jacovitti, Pinocchio 1964

Universo surreale

Jacovitti, CoccoBill contro se stesso, 1980

A partire dal titolo, sorta di scioglilingua scherzoso quasi impronunciabile, il visitatore viene catapultato nell’universo jacovittiano, animato da personaggi fantastici e surreali. Un mondo giocoso, irriverente e visionario, che fa riflettere mettendo il buonumore, capace – come ha scritto Vincenzo Mollica – di trasformare la comicità in poesia.

Al MAXXI sono esposte circa 400 tavole e illustrazioni originali, oltre a una serie di giornali, albi e libri anch’essi originali, popolate da oltre 100 personaggi indimenticabili nati dalla sua infaticabile matita che hanno accompagnato intere generazioni di ragazzi. L’allestimento è un’esplosione di colori e si ispira ad Anticaglie, una delle celebri panoramiche inventate da Jac, tavole affollatissime di personaggi divenute, nel corso degli anni, una sorta di suo marchio di produzione. Qui la panoramica è al centro dell’esposizione, disposta a terra a mo’ di tappeto, e accompagna i visitatori attraverso le divesre sezioni di mostra.

La mostra

Il percorso di mostra parte dagli Esordi, nel 1939, quando Jac inizia a pubblicare vignette sul settimanale satirico fiorentino Il Brivido. Qui troviamo anche sei preziose tavole inedite, le uniche rimaste, della storia inedita I tre re, disegnate nel 1941 e dedicate ai massimi poteri del tempo: il Papa, il Re e Mussolini.

La mostra prosegue con le prime storie stampate su Il Vittorioso (1937 – 1970), celebre periodico dedicato ai fumetti. Esposte tavole di piccolo formato in cui l’abilità nel disegnare si coniuga con l’invenzione di storie dalle trame ampie, western e poliziesche, esotiche e orientali, come Alì Babà, Le Babbucce di Allah, Pippo in Africa e L’On. Tarzan.

Gli eroi scanzonati del mondo di Jacovitti

Jacovitti, Microciccio Spaccavento, 1965

Le affollatissime panoramiche, ricche di centinaia di figure e di battute, personificazione dell’Italia di quegli anni, occupano un’intera area espostiva con tavole eccezionali come Arte moderna, Er gioco der pollo, Buon Natale dottò!
Le pareti dello spazio centrale sono invece invase dai suoi 100 personaggi: Giacinto corsaro dipinto, Oreste il Guastafeste, Battista l’ingenuo fascista, il celeberrimo Cocco Bill, Zorry Kid, Tom Ficcanaso, Occhio di Pollo, Pippo Pertica e Palla, la Signora Carlomagno, Microciccio Spaccavento e tanti altri eroi scanzonati.

Jacovitti creò anche fumetti per soli adulti

Una ampia selezione di tavole a colori è dedicata al KamasuLtra, goliardica pubblicazione del 1977, manuale buffo di posizioni erotiche acrobatiche realizzato con Marcello Marchesi e alle successive tavole realizzate per la rivista Playman.
Immancabili le tavole del Diario Vitt, il diario delle Edizioni AVE, oggetto di culto, ricco di vignette e illustrazioni.

Segue una sezione dedicata agli anni in cui la matita di Jacovitti è prestata ad alcune campagne pubblicitarie e alle animazioni per Carosello. Chiudono la mostra uno spazio di gioco pensato per i più piccoli dove sono esposte illustrazioni originali realizzate nel 1964 per Pinocchio.

Il libro

Accompagna la mostra il libro JACOVITTISSIMEVOLMENTE. L’incontenibile arte dell’umorismo, a cura di Dino Aloi e Silvia Jacovitti, Editore Il Pennino, 168 pagine. Organizzato in capitoli introdotti da brevi testi descrittivi, il libro traccia la storia di Benito Jacovitti, dagli esordi agli ultimi anni, dalle vignette per Il Brivido, alle tavole del celebre periodico Il Vittorioso, fino al KamasuLtra e ai suoi interventi per locandine dei film, manifesti, pubblicità e gadget.

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