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A Pizzighettone i fasulìn de l’öc cun le cùdeghe

A Pizzighettone i fasulìn de l’öc cun le cùdeghe

Gita a Pizzighettone, nel cremonese, per gustare i piatti della tradizione. E scoprire i tanti segreti intriganti di questa città murata

Pizzighettone (Cremona). Nelle casematte settecentesche (riscaldate), all’interno delle antiche fortificazioni murarie di Pizzighettone, torna in occasione delle solennità dei Defunti la tradizionale maratona gastronomica Fasulìn de l’öc cun le cudeghe (Fagiolini dall’Occhio con le Cotenne), organizzata per il 31° anno dal Gruppo Volontari Mura. Foto d’apertura: Arbalete, Wikimedia Commons

Assaggi di storia (e di fasulìn)

Courtesy Gruppo Volontari Mura Pizzighettone

Si parte sabato 28 ottobre, a pranzo e a cena, con buongustai attesi per l’intero fine settimana. Poi, replica martedì 31 ottobre (solo cena, dalle 19) e mercoledì 1 novembre, per finire sabato 4 e domenica 5 novembre. Consigliata la prenotazione dei tavoli e la scelta del menu on line.

Tradizionale il menù, con piatto principe il fagiolino dall’occhio di Pizzighettone, la classica minestra servita fumante nella scodella in ceramica, a base di verdure (sedano, carote, cipolla), cotenne di maiale, fagiolini dall’occhio (da agricoltura locale), carni miste lessate e brodo di carni miste. La ricetta è quella delle nonne, realizzata da cuoche volontarie che cucinano in grandi pentoloni da circa 150 porzioni: 200 collaboratori del Gruppo Volontari Mura saranno impegnati a servirne circa 18 mila porzioni!

Menù ricco

Courtesy Gruppo Volontari Mura Pizzighettone

In menu anche l’insalata di fagiolini con verdure fresche, salumi tipici (salame e lardo nostrani), polenta fumante a base di mais quarantino, raspadùra di Grana Padano, provolone con mostarda cremonese; gorgonzola Panna Verde del Caseificio Croce di Casalpusterlengo, torta rustica dei Morti. Il tutto accompagnato da vini piacentini bianchi e rossi e dallo sbùrlòn, il liquore di mele cotogne tipico della festa.

Le casematte austriache del 700: potevano ospitare fino a tremila soldati. Foto © VagoperSvago

Visite Guidate alla scoperta delle mura

Pizzighettone è una città murata che ha conservato pressoché intatte le antiche fortificazioni che la cingevano fin dal primo medioevo. Passata nei secoli sotto il dominio di vari potentati (signorie cremonesi e milanesi – Vismara, Visconti, Sforza -, repubblica di Venezia, vari regni di Francia, gli Asburgo di Spagna e Austria, i Borbone, i Savoia, Napoleone Bonaparte), ha mantenuto giocoforza le sue strutture fortilizie ben funzionati fin oltre l’Unità d’Italia. Bastioni, terrapieni, mezzelune, cannoniere, archibugiere, prigioni sono perfettamente conservate e visitabili tutti i sabati, le domeniche e giorni festivi con partenza alle ore 14,30 dal Centro Informazione in Piazza D’armi, 1. Info e prenotazioni: Gruppo Volontari delle Mura, tel. 0372 730333.

Le mura di cinta, alte 12 metri e con uno spessore di 4. Foto VagoperSvago

Altre attività collaterali

Laboratori per Bambini della Fattoria Didattica Azienda Agricola La Crocetta. Info: tel. 333.2558778.

BuonGusto, mostra mercato enogastronomica, mura di via Boneschi , ingresso gratuito.

Crociere sull’Adda a bordo della motonave Capinera. Partenze dal porto turistico. Info e prenotazioni: Consorzio Navigare l’Adda

Foto © VagoperSvago

Mercatino dei Nonni, edizione straordinaria Fasulìn, piazza Porta Crema (solo domenica 6 novembre).

Mostra Francesco I di Valois, Re di Francia prigioniero a Pizzighettone, Polveriera San Giuliano, via Boneschi. La sanguinosa battaglia di Pavia del 1525 costò 10.000 morti ai francesi. Il loro re Francesco I°, ferito e fatto prigioniero dagli spagnoli, fu imprigionato nella Torre del Guado, ancora integra e tutt’oggi visitabile.

Pizzighettone, Torre del Guado Foto ©VagoperSvago
Pizzighettone, le stanze dove Francesco I° venne detenuto, nella Torre del Guado. Foto ©VagoperSvago

Altro da vedere

Museo delle Prigioni, nei locali dell’ex Ergastolo istituito nel 1785 come reclusorio militare per l’esercito austriaco

Chiesa di san Bassano, edificata nel 1158 e poi ricostruita più volte: all’interno, affresco rinascimentale della Crocifissione di Bernardino Campi (1545) e fonte battesimale in marmo rosso di Verona del 1599.

Pizzighettone, chiesa di san Bassano. Foto ©VagoperSvago
Pizzighettone, cinta muraria e fortificazioni. Dietro, il campanile “a torrazzo“ di san Bassano. Foto ©VagoperSvago
Pizzighettone, il Lungoadda. Foto di Danilo Rossetti da Pixabay
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