Fino al 4/11 alla Certosa di Bologna una mostra fotografica coglie sulle statue neoclassiche del cimitero originali dettagli di mode d’antan
Bologna. Orecchini, trine, pettinature, abiti, scarpe, bottoni, baffi…dettagli di mode passate scolpiti nel marmo e colti dall’obiettivo fotografico per proporli al nostro sguardo. La mostra Eleganti per sempre, al Chiostro delle Madonne della Certosa di Bologna ripercorre l’evoluzione della moda nei decenni dell’Ottocento e del Novecento attraverso i dettagli che i fotografi del Gruppo Arti Visive dell’Associazione Amici della Certosa hanno saputo cogliere nella statuaria e nei ritratti funebri realizzati dai più abili artisti della Certosa. Foto d’apertura di Alberto Alvisi.
Dettagli dello stile di un’epoca
La mostra, realizzata in collaborazione con il Museo Civico del Risorgimento, rimarrà aperta fino al 4 novembre. Gli orari di visita sono gli stessi di apertura del cimitero: tutti i giorni, dalle ore 8 alle ore 18. I fotografi che hanno concorso all’allestimento della msotra sono: Alberto Alvisi, Lorena Barchetti, Michele Brusa, Adriano Calamelli, Nadia Carboni, Alessandra Cazzoli, Sandra Cristallini, Daniela Dirani, Anna Gambetti, Teresa Marsala, Federico Palestrina, Igor Pedrini, Laura Piva, Paolo Vegetti.
I “modelli” dello shooting
I “modelli” di questo singolare shooting: monumento Maria Barberini Duglioli, galleria annessa al Chiostro del 1500; monumento Cesare Beau, galleria degli Angeli, opera di Salvino Salvini, 1874; monumento De Maria, galleria degli Angeli, opera di Salvino Salvini, 1876; cippo Bonvicini, galleria degli Angeli, opera di Carlo Monari; monumento Oppi, chiostro VI, opera di Pietro Veronesi, 1911/1912; Cella Pezzoll Paglia, galleria degli Angeli, opera di Carlo Monari, 1880; monumento Gioacchino Murat, sala del Colombario, opera di Vincenzo Vela, 1864; monumento Enea Cocchi, galleria delle Tre Navate, opera di Carlo Monari, 1868; Cella Romagnoli, sala del Colombario Terzo Transetto, opera di Alfredo Neri, Carlo Monari e Pietro Veronesi, 1888, monumento Francesca Mosca, galleria degli Angeli; monumento Bragaglia Marescotti, chiostro V, autore Cesare Gibelli; monumento Carlo Masi, 1944, primo piano Cortile corsia posteriore destra.
La Certosa di Bologna
Il cimitero della Certosa di Bologna venne fondato nel 1801 riutilizzando le strutture del convento certosino edificato nel 1334 e soppresso nel 1796. Fulcro del cimitero è il Chiostro Terzo, riflesso fedele della cultura neoclassica locale dove, alle iniziali tombe dipinte, si sostituirono poi opere in stucco e scagliola e – a partire dalla metà dell’Ottocento – in marmo e bronzo.
Il complesso è il risultato di una articolata stratificazione di logge, chiostri ed edifici che vanno dal XV secolo ad oggi.
Dal 2021 la Certosa di Bologna è Patrimonio dell’Umanità UNESCO nell’ambito del progetto “Portici di Bologna”.
Info
Ingresso libero, aperta tutti giorni fino negli orari di apertura del cimitero (ore 8-18). Cimitero della Certosa, Chiostro delle Madonne, via della Certosa 18, Bologna.
Informazioni: Amici della Certosa tel. 051225583
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