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Nella bottega di Hayez. Pittore, patriota e romantico

Nella bottega di Hayez. Pittore, patriota e romantico

Alla GAM di Torino (fino al 1/4/24) oltre cento opere di Hayez. Il confronto tra i dipinti e i disegni rivela la sua straordinaria tecnica

Torino. Arte, storia e politica si intrecciano nella grande mostra che la GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino dedica al genio romantico di Francesco Hayez (Venezia 1791 – Milano 1882), accompagnando il pubblico alla scoperta del mondo dell’artista, all’interno dell’officina del pittore, per svelarne tecniche e segreti. Un percorso originale che pone a confronto dipinti e disegni, con oltre 100 opere provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private. Immagine d’apertura: Francesco Hayez, Ritratto della contessina Antonietta Negroni Prati Morosini bambina, 1858. Galleria d’Arte Moderna di Milano.

Il suo studio a Brera

Francesco Hayez, Laocoonte, figlio di Priamo e sacerdote di Apollo, vittima, coi figli, della vendetta di Minerva, per cui partirono
due grossi serpenti da Tenedo per avvinghiarli a morte nelle loro spire. 1812 Milano, Accademia di Belle Arti di Brera

L’esposizione “Hayez. L’officina del pittore romantico” rimarrà aperta fino al 1° aprile 2024. Organizzata da Fondazione Torino Musei, GAM Torino e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE, a cura di Fernando Mazzocca ed Elena Lissoni, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Brera, da cui proviene un importante nucleo di cinquanta disegni, molti dei quali si trovavano nello studio del pittore, per 40 anni professore di pittura all’Accademia.

I capolavori più popolari

Francesco Hayez, Accusa segreta 1847-1848, Pavia, Musei Civici del Castello Visconteo

Oltre alle opere inedite o poco viste, in mostra si possono ammirare alcuni dei capolavori più popolari come La Meditazione e l’Accusa segreta, cui è accostato Il Consiglio alla Vendetta, prestigioso prestito proveniente dal Liechtenstein.

Francesco Hayez Il Consiglio alla Vendetta 1851, ©Liechtenstein. The Princely Collections, Vaduz-Vienna

Attraverso dieci sezioni in successione cronologica, il percorso espositivo inizia dagli anni della formazione tra Venezia e Roma, dove Hayez ha goduto della protezione e dell’amicizia di Canova, fino alla prima affermazione a Milano e alle ultime prove della maturità.

Cantore della bellezza

Francesco Hayez, La Meditazione, 1851. Verona, Musei Civici, Galleria d’Arte Moderna Achille Forti Artwork Location: Galleria Civica D’Arte Moderna E Contemporanea Di Palazzo Forti (Art Gallery), Verona, Italy Permission for usage must be provided in writing from Scala.

Un focus è dedicata ai disegni per la Sete dei Crociati, eseguita tra il 1833 e il 1850 e destinata al Palazzo Reale di Torino, dove si può ancora ammirare. La mostra rievoca l’intensa vicenda biografica e il percorso creativo dell’artista, indiscusso protagonista del Romanticismo. “Pittore civile”, interprete dell’attualità politica, è stato anche tra i più grandi ritrattisti di tutti i tempi. 

Francesco Hayez, Atleta trionfante, 1813, Roma, Galleria dell’Accademia Nazionale di San Luca.

Cantore della bellezza, dell’amore e dei valori risorgimentali, testimone del passaggio dal Neoclassicismo al Romanticismo, fu celebrato da Giuseppe Mazzini come vate della nazione. Amico di Manzoni e Verdi, ha interpretato sentimenti e valori dell’Italia risorgimentale. 

Professore di pittura

Francesco Hayez, Imelda de’ Lambertazzi, 1853. Courtesy Enrico Gallerie d’Arte

Questa mostra mette in rapporto per la prima volta dipinti e disegni, che ci consentono di ricostruire e di comprendere il suo procedimento creativo, introducendoci nel suo atelier. Nell’opera di Hayez, che si considerava l’ultimo rappresentante della grande tradizione della pittura veneta e che si era formato sullo studio di Tiziano, il disegno può sembrare a una prima analisi secondario rispetto al colore.

Francesco Hayez Studio per “La Maddalena penitente” 1833 ca. Venezia, Fondazione Musei Civici, Gabinetto dei disegni e delle stampe, Ca’ Rezzonico

Ma di Hayez si conoscono anche centinaia di disegni – la maggior parte dei quali conservati all’Accademia di Belle Arti di Brera – il più delle volte tracciati con un gesto rapido e immediato, quasi fossero appunti visivi. L’artista ha lasciato una raffinatissima produzione di d’après: disegni e acquerelli che riproducono fedelmente alcune delle sue opere più celebri – verosimilmente destinati in dono ai collezionisti – e che hanno costituito un formidabile strumento di diffusione delle sue invenzioni.

Francesco Hayez, Un leone e una tigre entro una gabbia con il ritratto del pittore, 1831. Milano, Museo Poldi Pezzoli

Orari
Da martedì a domenica: ore 10-18. Lunedì chiuso 
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura

Ermanno
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