Mantova. Con la mostra Rubens a Palazzo Te. Pittura, trasformazione e libertà (fino al 7 gennaio 2024) Fondazione Palazzo Te ha inaugurato la stagione autunnale proponendo questo peculiare punto di vista sull’opera del pittore fiammingo. Foto d’apertura: Pieter Paul Rubens, Achille scoperto da Ulisse tra le figlie di Licomede.
La mostra, a cura di Raffaella Morselli in collaborazione con Cecilia Paolini, indaga l’opera del Maestro, protagonista assoluto del Barocco, che, mescolando Rinascimento e Mito, riesce a elaborare un nuovo linguaggio figurativo.
L’immaginifica popolazione di divinità e di testi antichi inventati e citati da Giulio Romano a Palazzo Te sono la palestra ideale per il colto Pieter Paul Rubens (Siegen 1577 – Anversa 1640), intellettuale rinascimentale formatosi nelle Fiandre su testi e immagini dai classici latini e greci, che a Mantova trova il luogo perfetto per immergersi nei sogni antichi.
Suggestioni rinascimentali
Le opere in mostra – 52, di cui 17 del solo Rubens, in prestito da musei come il Louvre, il Prado, il Boijmans di Rotterdam – sono state scelte in funzione del dialogo che riallacciano con i miti, con l’obiettivo di creare una rispondenza tra le opere di Rubens e i motivi decorativi e iconografici del palazzo. Un percorso che dimostra quanto le suggestioni rinascimentali elaborate negli anni mantovani e italiani siano continuate, evolvendosi, nella pittura della maturità.
L’ammirazione che Rubens ebbe per Giulio Romano risalta nel gigantismo che la sua arte assume dopo lo studio delle decorazioni nei palazzi mantovani. Pare infatti che il Maestro fosse solito appropriarsi di disegni giulieschi per utilizzarli come modelli.
Una grande suggestione viene all’artista dalla conoscenza della cultura romana, che Rubens considera propedeutica al Cattolicesimo. La virtù morale così come la “fermezza”, caratterizzano le figure più ispirate alle decorazioni parietali mantovane.
Il “ritratto parlante”
Un aspetto inedito illustrato in mostra è l’introspezione psicologica del ritratto: il raffronto tra il Ritratto di Bartolomeo Cesi e la Dama delle Licnidi permette al pubblico di avvicinarsi e comprendere approfonditamente il modo di intendere il cosiddetto “ritratto parlante” di Rubens.
Orari
Da mercoledì a lunedì: dalle ore 09.00 alle ore 18.30
Dal 2 novembre 2023: da mercoledì a lunedì, dalle ore 09.00 alle ore 19.30
Giorno di chiusura: martedì
Il servizio di biglietteria termina un’ora prima della chiusura
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