Bagnacavallo (Ravenna). Il Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo ha aperto al pubblico (fino al 14 gennaio 2024) la mostra Strade e storie. Paesaggi da Hokusai a Hiroshige, a cura di Davide Caroli.
L’esposizione è promossa dal Comune di Bagnacavallo e organizzata dal Museo Civico delle Cappuccine e dal Museo d’Arte Orientale di Venezia.
Dopo Goya, Klinger e Dürer, il filone espositivo promosso dal Museo Civico sull’incisione mette a fuoco la tecnica giapponese della xilografia ukiyo-e e in particolare l’opera di Hokusai e Hiroshige, divenuti ben noti in Europa quando alcune loro opere ispirarono gli impressionisti e più in generale gli artisti che da metà dell’Ottocento si dimostrarono più aperti al rinnovamento della pittura.
Ukiyo-e significa “immagini del mondo fluttuante”. Descrive il genere artistico, fiorito tra il XVII e XIX secolo, che aveva inizialmente una connotazione edonistica associata ai momenti piacevoli che gli abitanti delle città trascorrevano dedicandosi a piaceri transitori della vita.
A partire dagli anni ‘30 dell’Ottocento, con la pubblicazione delle Trentasei vedute del Fuji di Hokusai e delle Cinquantatre stazioni della Tōkaidō di Hiroshige, la raffigurazione del paesaggio divenne il soggetto principale degli ukiyo-e.
La prima sala della mostra è dedicata a Katsushika Hokusai, che ebbe enorme successo già in vita grazie alle serie più famose, tra cui le Trentasei vedute del Fuji, qui documentate da una selezione di opere tra le quali Una grande onda al largo di Kanagawa.
Nelle sale successive il racconto si incentra su Ando Hiroshige, il più grande paesaggista giapponese, che eguagliò in abilità e fama Hokusai e con l’opera del quale è possibile ammirare un confronto quasi diretto grazie alla serie anche da lui dedicata al monte Fuji.
Oltre ad altre note serie di Hiroshige, la parte principale della mostra è dedicata alla raffigurazione del Tōkaidō: la strada che collegava la capitale dello shōgun, Edo (l’antica Tokyo) a quella dell’Imperatore, Kyōto, la principale via del commercio nel Giappone antico.
Per molti artisti fu lo spunto per raffigurare paesaggi celebrando la bellezza del loro paese, per Hiroshige stesso fu uno dei soggetti predilett e in mostra sarà possibile ammirare diverse serie dedicate al tema.
L’ultima sala è dedicata a Hiroshige II, erede del maestro. Le quasi 120 opere esposte sono affiancate da alcuni oggetti: tsuba, inrō ed un prezioso kimono decorati con immagini ispirate agli ukiyo-e.
In programma anche visite guidate, proiezioni di film e altre esperienze coinvolgenti come la tradizionale Cerimonia del tè.
Orari
Martedì e mercoledì 15.00-18.00
Giovedì 10.00-12.00 e 15.00-18.00
Venerdì, sabato e domenica 10.00-12.00 e 15.00-19.00eoni, Bagnacavallo,