Oltre al capolavoro di Hokusai, entrano nella collezione della Casa-Museo di piazza delle Erbe 5 xilografie originali di Hiroshige e Kunisada
Verona. Ci sono opere che catalizzano l’immaginario, divenendo icone mondiali dell’arte. Come La Grande Onda di Kanagawa di Katsushika Hokusai (Edo, ovvero Tokyo, 1760-1849), “la più famosa immagine al mondo” – come l’ha definita il British Museum, con oltre un miliardo di visualizzazioni su Google – che ora si può ammirare anche a Palazzo Maffei Casa Museo, a Verona.
La Casa Museo di Piazza delle Erbe ha infatti acquisito una xilografia originale della Grande Onda (nella foto d’apertura) realizzata in stile ukiyo-e, insieme a un nucleo rappresentativo di altre 5 xilografie originali di artisti coevi a Hokusai: Utagawa Hiroshige e Utagawa Kunisada.
Una delle opere più ricercate al mondo
Simbolo delle opposte tensioni provate dall’uomo nei confronti della forza mare – il terrore ancestrale verso l’ignoto e il desiderio di valicare ostacoli apparentemente insuperabili – La Grande Onda di Kanagawa con il suo design lineare, le sorprendenti giustapposizioni e la ridotta applicazione del colore è divenuta tra le opere più ricercate da musei e collezionisti di tutto il mondo.
Fa parte della raccolta di xilografie a colori su carta intitolata Le trentasei vedute del monte Fuji, pubblicata in Giappone a partire dal 1830. Al mondo si contano pochi esemplari originali di questa xilografia, in Italia ne esistono solo altri tre esemplari: uno al Museo Chiossone di Genova, gli altri nei musei di Arte Orientale di Trieste e di Torino
Una collezione che continua ad arricchirsi
A contribuire a rendere iconica questa immagine – un’onda tempestosa che minaccia alcune imbarcazioni al largo della costa di Kanagawa, con una veduta del monte Fuji innevato sullo sfondo – anche l’influenza esercitata dall’arte giapponese su artisti, letterati e musicisti tra Otto e Novecento. Tra i pittori Manet, Monet, Degas, Pissarro, Kandinsky, Klimt e in particolare fu Van Gogh (ne parliamo nell’articolo Vincent Van Gogh. Pittore colto).
Le 29 sale di Palazzo Maffei – oltre 600 opere tra dipinti, sculture e arti applicate – continuano ad arricchirsi grazie alla passione di Luigi Carlon, artefice di questo museo. “Siamo entusiasti di questa nuova presenza” commenta Carlon. “La casa Museo continua ad arricchirsi di opere significative per l’arte mondiale e appassionanti per i visitatori”.
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