Francesco Vezzoli espone a Venezia opere che abbracciano oltre 20 anni di produzione artistica, in dialogo con i capolavori del Museo Correr
Venezia. Fondazione Civici Musei di Venezia e Venice International Foundation presentano Musei delle Lacrime, un progetto ideato da Francesco Vezzoli (Brescia, 1971) in maniera site-specific per le sale del Museo Correr di Venezia dal 17 aprile al 24 novembre 2024. Foto d’apertura: Francesco Vezzoli, Le Gant d’amour (After de Chirico and Jean Genet), 2010 Stampa su tela, ricamo metallico, bigiotteria, carta
Un personalissimo museo
La mostra, curata da Donatien Grau, si basa sulla continua ricerca di Francesco Vezzoli dedicata al dialogo con il patrimonio artistico. Quasi trent’anni fa, l’artista iniziò a ricamare lacrime su immagini di capolavori, creando così un proprio museo e sfidando l’idea stessa del museo come affermazione di potere.
Spiega Luca Bombassei, Presidente di Venice International Foundation: “È con grande entusiasmo che abbiamo affidato a Francesco Vezzoli la commissione per un progetto di arte contemporanea in grado di dialogare in maniera armoniosa con gli spazi iconici del Museo Correr”.
Le lacrime “perdute” dagli artisti
Spiega Francesco Vezzoli: “Immergersi nelle sale del Museo Correr è un vero e proprio viaggio nella storia di Venezia. Musei delle Lacrime è concepita come un’indagine sulle lacrime perdute nella storia dell’arte. Dagli affreschi romani fino alle Avanguardie del XX secolo, il corpo umano è stato rappresentato e studiato in tutti i modi possibili… eccetto l’atto di piangere. Le lacrime sono un segno di debolezza che non vogliamo condividere tramite l’arte. L’arte può essere intima, come il mio gesto di ricamo, può cambiare la nostra vita”.
Per Mariacristina Gribaudi, Presidente di Fondazione Musei Civici di Venezia, “il dialogo scaturito dall’intervento di Vezzoli sullo straordinario patrimonio del Correr, in particolare con i capolavori della Quadreria di Cosmè Tura, Jacopo, Gentile e Giovanni Bellini, Antonello da Messina, Vittore Carpaccio ci racconta la vita straordinaria dei musei e la loro capacità di essere luoghi che parlano sempre il linguaggio del contemporaneo”
La mostra
Musei delle Lacrime attinge al rapporto di Francesco Vezzoli con la storia dell’arte.
Il progetto espositivo trova le sue radici nella sede stessa del Museo Correr, dove l’architetto e designer Carlo Scarpa ha concepito l’allestimento in chiave modernista per ospitare dipinti e sculture dal XIII al XVII secolo. Scarpa inventò nuovi modi di teatralizzare i dipinti, creando così un nuovo santuario per il patrimonio veneziano. Francesco Vezzoli si inserisce nel contesto espositivo del Museo Correr nel massimo rispetto dell’impostazione scarpiana, rendendo omaggio alla doppia storia di Venezia come testimonianza di un patrimonio storico e manifestazione della modernità.
L’esperienza intima del ricamare
Francesco Vezzoli ricama i suoi quadri da sé, in un’esperienza privata e intima che capovolge le categorie di maschile e femminile, sovvertimento qui in dialogo con una storia dell’arte definita dalle regole della mascolinità dall’ideazione all’esposizione. L’intervento dell’artista apre a una diversa esperienza del patrimonio e del nostro tempo.
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