A Brescia, una mostra al Mo.Ca espone (fino al 12/5) 70 scatti in bianco e nero di uno dei maestri della fotografia italiana: Federico Garolla
Brescia. Il Mo.Ca. Centro per le Nuove culture a Brescia accoglie la retrospettiva dedicata a Federico Garolla (1925-2012), uno dei maestri della fotografia italiana, il cui stile, tra gli anni Settanta e Ottanta, ha illuminato il percorso di molti colleghi. La mostra fa parte del Brescia Photo Festival 2024. Foto d’apertura: Federico Garolla, Moda, anni ’70
Contesti inaspettati
La mostra Saper leggere il tempo, curata da Margherita Magnino e Carolina Zani, presenta circa 70 fotografie, tutte vintage, provenienti dall’Archivio Federico Garolla, in cui grandi attori teatrali, stelle nascenti della televisione, modelle, artisti ma anche persone comuni sono immersi in ambienti inconsueti e sorprendenti.
Garolla è stato tra i primi a portare gli abiti degli atelier più prestigiosi nelle strade al mattino presto, nelle periferie urbane ancora libere dal traffico automobilistico, sulle scalinate di una Roma deserta, e anche in contesti inaspettati, creando una fusione suggestiva tra eleganza e realtà urbana.
Stile sofisticato
La sua idea di glamour si basa sul confronto tra immagini dissonanti, su antitesi estetiche e su divisioni di classe inequivocabili, che conferisce alle sue fotografie un’eleganza unica e uno stile sofisticato, in cui ogni dettaglio è orchestrato con cura. Nulla è lasciato al caso, ma tutto appare disinvolto, sofisticatamente casuale.
Influenzato da maestri come Cartier-Bresson e Richard Avedon, Garolla incarna un approccio che va oltre la semplice documentazione visiva, catturando l’essenza e lo spirito di un’epoca in continuo cambiamento. Le sue opere riflettono la vivacità e la complessità della società italiana del secondo dopoguerra, contribuendo a creare l’immagine di un’Italia in rapida trasformazione, pronta ad abbracciare un futuro dinamico e borghese.
Dal fotogiornalismo alla moda
«Federico Garolla racconta l’Italia del dopoguerra in una serie di racconti fotografici che spaziano dal fotogiornalismo alla moda, dallo spettacolo alla vita culturale. Vittorio De Sica mentre fuma nella Galleria del Chitamone a Napoli, la modella Sophie Malga al trucco prima di una sfilata, l’artista Renato Guttuso nel suo studio, Totò sul set di I soliti ignoti, Pasolini e Calvino al caffè Rosati di Piazza del Popolo: queste sono solo alcune delle immagini che raccontano la retrospettiva di Federico Garolla. Fotogiornalista, inviato speciale e freelance, si inserisce nel filone del “realismo” anche grazie ai suoi reportage, catturando immagini di straordinario valore. Tra questi ricordiamo, Infanzia abbandonata, Verso sud e L’isola dei pescatori». Margherita Magnino e Carolina Zani, curatrici.
Note biografiche
Federico Garolla (Napoli, 1925 – Milano, 2012) comincia la sua carriera nel giornalismo collaborando col Mattino e con il Domani d’Italia. A Milano inizia il suo percorso nel fotogiornalismo e realizza centinaia di reportage per L’Europeo, Tempo Illustrato, L’Illustrazione Italiana, Oggi, Paris Match, National Geographic, Colliers, Die Stern. Nel 1951 diventa inviato speciale di Epoca;; nel 1956 fonda Foto Italia dell’Agenzia Italia e ne diventa il primo direttore.
Dal 1953 segue la nascita dell’alta moda italiana. Contemporaneamente coglie la vita culturale italiana in una serie di “fotografie racconto” che ritraggono pittori, scrittori, musicisti, attori e attrici di cinema e teatro, ma anche la gente comune, con un occhio sempre attento alle tematiche a sfondo sociale.
Info
Federico Garolla, Saper leggere il tempo. Brescia, Mo.Ca. – Centro per le Nuove culture, via Moretto 78. Fino al 12 maggio 2024.
Orari
Dal martedì alla domenica, dalle 15.00 alle 19.00
Biglietto
5 euro intero
Informazioni e prenotazioni: tel. 366.3804795
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