Giocando con il camouflage su texture Afro, Thandiwe Muriu fa emergere i volti dai tessuti presentando una nuova visione della donna africana
Mantova. Il lavoro di Thandiwe Muriu, esposto alla Biennale della Fotografia Femminile di Mantova (fino al 14 aprile) nella mostra Camo, crea illusioni surreali di pura fotografia che non sono frutto di manipolazione digitale. Foto d’apertura: Thandiwe Muriu, Camo 45, 2022
I volti delle donne africane emergono dalle sfoffe
L’artista si confronta con i temi dell’identità e della ridefinizione dell’empatia femminile nel contemporaneo, attraverso l’applicazione di texture Afro e oggetti di uso comune. Reimmagina ritratti associati alla vita quotidiana del Kenya realizzati con audaci accessori indossati dai suoi soggetti, per ridiscutere il concetto di bellezza, finalmente dal punto di vista africano.
Lavorando con l’ankara – simbolo del tessuto introdotto dai mercanti olandesi del XIX secolo di provenienza indonesiana – Muriu fotografa i suoi soggetti fondendoli con l’ambiente che li circonda. Un lavoro colorato e riflessivo che, attraverso il camouflage, fa emergere i volti dalle stoffe riflettendo sul concetto del forzato ritiro nell’ambito privato, presentando così una nuova e audace visione della donna africana e della sua autonomia.
Note biografiche
Nata e cresciuta in Kenya, Thandiwe Muriu ha scoperto la fotografia da adolescente, da autodidatta. In pochi anni, si è distinta come fotografa commerciale di successo, con un percorso autoriale di ricerca Fine Art che l’ha portata a collaborare con 193 Gallery di Parigi. Il suo lavoro è stato esposto a festival e fiere internazionali ed è apparso su pubblicazioni tra cui il British Journal of Photography.
Dove vedere la mostra Camo di Thandiwe Muriu
Galleria Disegno
Orari
Ore 10 – 13 e 15 – 19, sabato e domenica
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