Dal 9 marzo al 14 luglio al Centro Culturale Altinate di Padova una grande mostra dedicata al padre dell’Impressionismo, Claude Monet
Padova. Claude Monet, il padre dell’Impressionismo e uno degli artisti più amati di sempre, sarà celebrato con una straordinaria mostra al Centro Culturale Altinate San Gaetano di Padova, dal 9 marzo al 14 luglio 2024. Foto d’apertura: Claude Monet, Campo di tulipani in Olanda, 1886 © Musée Marmottan Monet, Paris
In mostra 50 capolavori
Arthemisia, con il Comune di Padova e il Musée Marmottan Monet, darà vita ad un racconto emozionante, attraverso l’esposizione di oltre 50 capolavori iconici – tra cui le Ninfee, gli Iris, i Paesaggi londinesi e molti altri ancora – arricchiti da sale spettacolari, tantissimi contenuti, video, testimonianze e atmosfere magiche.
Una mostra da non perdere, tanto più che per diversi anni le opere di Monet non saranno più disponibili per un’esposizione in Italia.
Le opere che Claude Monet amava di più
Le opere esposte nella mostra sono quelle conservate al Musée Marmottan Monet, donate dal figlio dell’artista, che custodisce la più grande e importante collezione di dipinti dell’artista francese, frutto della generosa donazione fatta dal figlio Michel nel 1966.
Sono le opere a cui Monet teneva di più, le “sue” opere, quelle che l’artista ha conservato gelosamente nella sua casa di Giverny fino alla morte, da cui non ha mai voluto separarsi. La mostra è quindi anche un viaggio nel mondo intimo di Monet, nella sua casa e nella sua anima.
Opere di grandi dimensioni
A Padova saranno esposti capolavori quali Ritratto di Michel Monet con berretto a pompon (1880), Il treno nella neve. La locomotiva (1875), Londra. Parlamento. Riflessi sul Tamigi (1905), oltre a tutte le opere di grandi dimensioni come le eteree Ninfee (1917-1920) e gli evanescenti Glicini (1919-1920).
La mostra è curata da Sylvie Carlier, curatrice generale del Musée Marmottan Monet, con la co-curatela della storica dell’arte Marianne Mathieu e l’assistente alla curatela del Musée Marmottan Monet Aurélie Gavoille.
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