Dal 24/1 al Museo di Storia Naturale di Milano una singolare mostra di ritratti che ha per protaqgonisti gli animali. Dal volto “espressivo”
Milano. Il Museo di Storia Naturale di Milano presenta la mostra Mimesis. Ritratti animali, promossa dal Comune di Milano – Cultura e dal Museo di Storia Naturale. ll patrocinio di WWF Italia conferisce a questo progetto espositivo una particolare missione nei confronti delle nuove generazioni in merito al tema della sostenibilità
ambientale. Immagine d’apertura: Marco Grasso, Ouverture III, 2021, acrilico su tela.
Wildlife art
La mostra raccoglie un nucleo di dipinti recenti dell’artista Marco Grasso (classe 2000) dal carattere fortemente naturalistico, tipico della wildlife art. Si tratta in particolare di ritratti in acrilico su tela di animali colti in atteggiamenti o situazioni che fanno emergere le loro peculiarità fisiche e caratteriali.
Tra i soggetti rappresentati si trovano alcune specie piuttosto conosciute, come la zebra, il leone, il lupo e la civetta, ma anche altre più rare e minacciate, come la tigre siberiana, il panda gigante e il leopardo delle nevi. I soggetti vengono isolati e colti
in tutta la loro magnificenza e unicità attraverso lo strumento pittorico, analizzati nei minimi dettagli con uno sguardo fotografico.
Opere iperrealistiche
Accanto alle opere iperrealistiche, verranno esposti anche alcuni ritratti realizzati in quattro monocromi (blu, verde, terra e rosso), che alludono a elementi ricorrenti in natura e uniscono simbolicamente tutte le opere in mostra come parte dello stesso habitat naturale.
Gli animali ritratti escono dunque dalla visione di uno scatto fotografico nella dimensione astratta e concettuale della pittura contemporanea, dove ciò che si vede non è mai solo quello che si vede e si entra così in un percorso naturalistico immersivo, che porta il visitatore a conoscerei segreti e i valori del mondo naturale mostrato attraverso le opere pittoriche e lo sguardo analitico di Marco Grasso.
Gli animali come “individui”
Così la curatrice Elena Di Raddo: «I dipinti di Grassoi descrivono nei minimi dettagli la “pelle” di animali selvaggi. Pellicce, piume, squame, carapaci sono indagati con il suo pennello in modo dettagliato, con una precisione tale da rendere quasi tattile la superficie dipinta.
Quella di Marco Grasso è una pittura che descrive le caratteristiche dei corpi degli animali ma arriva a delineare perfino aspetti del loro carattere. Allo stesso tempo l’arte di Marco Grasso ha anche lo scopo di valorizzare la natura animale in tutti i suoi aspetti. Per lui, che fa parte dell’Artists for Conservation (AFC), descrivere gli animali e la loro bellezza significa anche essere consapevoli del valore della natura e della necessità che venga preservata».
Note sull’artista
Marco Grasso (Cuneo, 2000) è un pittore italiano ventitreenne specializzato in wildlife art. Numerosi viaggi nei luoghi naturali più maestosi del mondo lo hanno spinto a dipingere il regno animale cercando di restituirne, attraverso le sue opere, il fascino e la diversità. È Signature Member di Artists for Conservation (AFC) e membro della Society for Animal Artists (SAA), le più importanti organizzazioni internazionali di wildlife art che fanno del binomio arte-conservazione ambientale e animale la loro cifra stilistica.
Ha esposto in Canada (Vancouver, Calgary), Stati Uniti (Florida e Arizona), Regno Unito (Londra) e Italia (Roma, Napoli, Milano, Cuneo, Biella, Lucca e Venaria Reale). In Italia è rappresentato dalla Galleria Arterrima Contemporary e dalla Galleria Spazio 57.
Ha studiato alla Florence Academy of Art.
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