Fino al 19/11, Siena ospita la mostra di Gabriele Galimberti “The Ameriguns”. Indagine anticonformista sul legame tra yankee e armi da fuoco
Siena. Fino al 19 novembre Siena Awards ospita “The Ameriguns”, una mostra del fotografo Gabriele Galimberti che esplora il rapporto tra i cittadini americani e le armi da fuoco.
Nato ad Arezzo nel 1977, Galimberti con un approccio documentaristico approfondisce il mondo sfaccettato della cultura delle armi, rivelando le motivazioni profondamente personali e contraddittorie che spingono gli americani a possedere armi da fuoco.
Ritratti di persone di ogni estrazione sociale
Cattura i suoi soggetti nei loro ambienti naturali, che si tratti di un poligono, di una gara di tiro o della casa di una famiglia. L’uso della luce naturale, dei colori vividi e dei momenti spontanei aggiunge un senso di autenticità e intimità alle immagini.
Il progetto è iniziato nel 2018 quando Galimberti ha intrapreso un viaggio di tre anni attraverso 31 stati Usa incontrando persone di diverse estrazioni sociali: da un entusiasta cowboy con una collezione impressionante di revolver, a una giovane madre che usa le pistole per autodifesa, all’ex marine che trova conforto nella caccia, ogni ritratto racconta una storia avvincente legata all’individuo e alle sue armi da fuoco.
Un dibattito su un argomento complesso
Il 2° emendamento della Costituzione degli Stati Uniti sancisce il diritto a portare armi: la cultura delle armi è innata nella società americana, . Con “The Ameriguns” Galimberti sfida stereotipi e comuni pregiudizi al riguardo.
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