Come è cambiato il gioco da fine Ottocento ai giorni nostri. È il tema che il MAST di Bologna sviluppa in 12 mostre fotografiche (in 10 sedi)
Bologna. Fondazione MAST annuncia la sesta edizione di Foto/Industria, l’unica biennale al mondo di fotografia dell’industria e del lavoro, a Bologna, fino al 26 novembre. Game. L’industria del gioco è il tema del percorso fotografico di quest’anno. Dai giochi per bambini ai luna park, dai casinò ai giochi di ruolo, fino ai videogame, il settore del gioco ha assunto proporzioni senza precedenti, incorporando tematiche di straordinaria rilevanza e attualità.
Il tema è declinato in dodici mostre, di cui undici personali e una collettiva, allestite in 10 sedi del centro storico e al MAST. Foto d’apertura: Hicham Benohoud, La salle de classe, 1994-2002.
Olivo Barbieri FLIPPERS
Nel 1977 Olivo Barbieri scopre un deposito abbandonato di flipper nei pressi dalla propria abitazione e trascorre il periodo successivo a fotografarne ogni angolo e ogni prospettiva. Queste immagini di flipper a loro volta tappezzati di immagini agiscono ai nostri occhi come deposito della cultura e dell’immaginario di un’intera epoca, di cui rivelano i miti e i desideri, dal cinema hollywoodiano alla conquista del cielo e dello spazio, dalla frontiera del West alla musica rock e alle grandi imprese sportive. Flipper come teche che conservano i reperti della futura archeologia.
Musei Civici Bologna / Museo Civico Archeologico, Via dell’Archiginnasio, 2
ORARI: martedì-domenica, ore 10-19
Ericka Beckman REACH CAPACITY
L’americana Ericka Beckman combina nel suo lavoro la grammatica e le strutture fondative del gioco e della favola con temi come la politica, la società e l’economia. Nella videoinstallazione Reach Capacity, frutto di questa mescolanza, il sistema predatorio del mercato immobiliare prende le sembianze di un gioco, sulla scorta del più famoso gioco da tavolo dedicato a un argomento generalmente escluso dalla sfera ludica e ricreativa: Monopoly.
Spazio Carbonesi, via de’ Carbonesi, 11
ORARI: martedì-domenica, ore 10-19
Hicham Benohoud LA SALLE DE CLASSE
La Salle de classe è un progetto che Hicham Benohoud ha realizzato tra il 1994 e il 2000, quando lavora come insegnante d’arte in una scuola di Marrakech, in Marocco. I protagonisti sono i suoi studenti. L’aula si trasforma in un improvvisato studio fotografico dove i modelli sono chiamati a recitare il ruolo di sé stessi, dando luogo a una composizione inedita a metà tra esplorazione sociologica e teatro delle marionette. Nel costituire un ritratto del futuro di un’intera società e uno spiraglio aperto sui sogni e sui misteri dei suoi componenti, le immagini di Benohoud sono anche il riflesso di un gioco, semplice ed elementare, quale era per qualunque adolescente il semplice sostare davanti a una macchina fotografica.
Genus Bononiae / San Giorgio in Poggiale, Biblioteca d’arte e di storia, via Nazario Sauro 20/2
ORARI: martedì-domenica, ore 10-19
Cécile B. Evans REALITY OR NOT
Reality or Not è una videoinstallazione che racconta la storia di un gruppo di studenti che prendono parte a un esperimento radicale finalizzato ad appropriarsi della realtà che li circonda e a modificarla in modo indipendente. Ultimo capitolo di una ricerca che Evans dedica fin dall’inizio della sua carriera alla trasformazione del concetto stesso di realtà in una società sempre più affollata dalla presenza di mondi digitali alternativi, l’opera mette in discussione la possibilità di distinguere tra reale e virtuale nel contemporaneo e si interroga sulle ricadute psicologiche e cognitive di questa commistione.
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, via Don Giovanni Minzoni 14
ORARI: martedì-domenica, ore 10-19
Daniel Faust LAS VEGAS
Come il velenosissimo serpente a sonagli del Mojave, dalle frequenti mute, Las Vegas ha già vissuto numerose trasformazioni al tempo in cui Faust comincia a fotografarla nel 1987. L’artista arriva a Las Vegas, ormai centro nodale del West americano, con un dichiarato approccio documentario e l’obiettivo di rappresentare il “nuovo ordine spaziale” incarnato dalla città. Affrontando l’American dream ipercapitalista e i suoi tanti incubi, nell’arco di tre decenni dà vita a un caleidoscopico assemblaggio di immagini che oscilla tra antropologia, tassonomia, architettura e pubblicità, in equilibrio su un filo che attraversa abissi esistenziali di storia, memoria e illusione. Niente sembra vero, ma lo è.
Musei Civici Bologna / Museo Civico Archeologico, Via dell’Archiginnasio, 2
ORARI: martedì-domenica, ore 10-19
Linda Fregni Nagler PLAYGROUNDS
Playgrounds è una serie di immagini di parchi gioco ripresi durante la notte. Perdendo la loro funzione, i playground si trasformano qui in qualcosa d’altro, architetture fuori scala, quartieri disabitati, cambiando perfino nel tono e nell’umore. Non ci sono più l’allegria e la leggerezza normalmente associate a queste particolari installazioni ludiche, sostituite da un senso generale di sospensione e inquietudine.
Palazzo Boncompagni, via del Monte 8
ORARI: martedì-domenica, ore 10-19
Andreas Gursky VISUAL SPACES OF TODAY
Andreas Gursky fotografa i luoghi contemporanei caratteristici di una società prospera, dinamica, post-industriale, globale, improntata al capitalismo finanziario, ma oggi come ieri mira sempre a dilatare ciò che viene còlto e fissato nel tempo e nel luogo, in maniera che trascenda da “concreto” a “generale”, a inventario esaustivo. Egli esplora il particolare, il presente, il contemporaneo, cercando i segni ricorrenti delle regole e delle strutture proprie del convivere, del produrre, dell’agire e dell’ordinare il mondo.
Fondazione MAST, via Speranza, 42
ORARI: martedì-domenica, ore 10-19
Erik Kessels CARLO E LUCIANA
Il tedesco Erik Kessels è un fotografo senza macchina fotografica. Gran parte dei suoi progetti sono basati su immagini preesistenti, che l’artista fa proprie attraverso un processo di selezione e ricontestualizzazione. Intere serie di fotografie realizzate per scopi spesso completamente diversi vengono così rilette e interpretate secondo un nuovo punto di vista, acquisendo una nuova vita e nuovi significati. Carlo e Luciana, diciassettesimo capitolo del progetto a lungo termine In almost every picture, si basa su questi presupposti e ha come soggetto una coppia di coniugi di Vignola, cittadina in provincia di Modena, che viaggia in tutto il mondo fotografandosi instancabilmente.
UniCredit, Palazzo Magnani, via Zamboni 20
ORARI: martedì-domenica, ore 10-19
Danielle Udogaranya SEEING ME, SEEING YOU, SEEING US
Danielle Udogaranya aka Ebonix, content creator, esperta di gaming e artista 3D, si concentra su gruppi di persone ancora senza volto per restituirgliene uno. Non si tratta più tuttavia di immagini fotografiche, bensì di avatar digitali. E il contesto non è più il mondo reale, ma una sua alternativa nello spazio virtuale. L’universo simulato, in sostanza, riproduce gli stessi stereotipi di genere, etnia, età, aspetto fisico, religione di quello tangibile, distinguendo paradossalmente tra norma ed eccezione. Ebonix supera questa distinzione e crea per The Sims avatar che consentono a coloro che appartengono a categorie escluse o trascurate dagli sviluppatori di potersi finalmente riconoscere all’interno del gioco. L’attivismo e l’inclusività della società tangibile investono anche quella digitale, dove si compiono battaglie tutt’altro che effimere.
Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Palazzo Paltroni,via delle Donzelle, 2
ORARI: martedì-domenica, ore 10-19
Raed Yassin GHOST KARAOKE
La memoria è il filo conduttore di questa mostra in cui l’artista ricorda il periodo in cui, ancora bambino, cantava con la madre in occasione di alcune feste religiose nei pressi di Beirut, in Libano. Il karaoke diventa qui narrazione e insieme elaborazione di eventi passati. Gioco, memoria, tradizione, rapporti familiari e perdita si intrecciano nelle sue opere così come nel percorso dell’intera esposizione, che parte dall’esperienza individuale di Yassin e si espande fino a comprendere un’approfondita analisi dei supporti che utilizziamo per tenerne traccia.
Alchemilla, Palazzo Vizzani, via Santo Stefano, 43
ORARI: martedì-domenica, ore 10-19
Heinrich Zille BERLIN FUNFAIR
Divertenti, allegre e folli: le fiere berlinesi degli anni intorno al 1900 assicuravano intrattenimento agli abitanti di una città in rapida espansione e industrializzazione. Heinrich Zille (1858-1929), molto noto come illustratore e grafico, scatta le sue fotografie nel cuore di questa ridda di contrasti: le giostre sfavillanti di luci e di colori, le insegne vistose, le facciate dei teatri piene di manifesti, l’immondizia, le vetture dei giostrai. Solo nel 1966, 37 anni dopo la sua morte, è stata scoperta nel suo vecchio appartamento la sua straordinaria collezione di stampe d’epoca.
ORARI: martedì-domenica, ore 10-19
ECAL / AUTOMATED PHOTOGRAPHY
Un numero crescente di immagini viene oggi prodotto dalle macchine per le macchine, in uno schema che marginalizza l’intervento umano. Automated Photography è una mostra basata su una ricerca di ECAL/University of Art and Design, Lausanne, che esplora l’evoluzione dell’immagine digitale e il ruolo attuale del fotografo.
Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna, ex chiesa di San Mattia, via Sant’Isaia 13
ORARI: martedì-domenica, ore 10-19
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