Un Caffé Liberty, una pasticceria da favola, una cantina storica… Porte aperte il 7 ottobre nei Locali Storici di Marche, Umbria e Lazio
Anche nelle Marche, in Umbria e nel Lazio il 7 ottobre, in occasione della Giornata Nazionale di Locali Storici d’Italia, sono in programma visite guidate, degustazioni e assaggi gratuiti. Nelle Marche il locale storico per eccellenza è il Caffè Meletti di Ascoli Piceno (nella foto d’apertura), un vero monumento Liberty in una delle piazze più belle d’Italia. Re Vittorio Emanuele fece visita nel 1908 e 1910 per acquistare l’Anisetta e lo decretò “Fornitore della Real Casa”.
Mascagni avrebbe iniziato qui a scrivere l’opera Lodoletta. Sono passati Stuparich, Zandonai, Badoglio, Sartre, Hemingway e Trilussa che, goloso dell’Anisetta, scrisse “Quante favole e sonetti m’ha ispirato la Meletti”.
A Perugia un regno di delizie
In Umbria, a Perugia, la Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia si apre con la Pasticceria Sandri, un gioiello Liberty guidato dalla quinta generazione. Il fondatore scambiò con Franz Sacher la ricetta della famosa torta con la propria dei Bignè alla Pompadour. Regno di delizie e cioccolata ha accolto Curzio Malaparte, Ernest von Karajan, re Gustavo di Svezia.
Una cantina “monumento storico”
Roma racconta le sue storie con due Locali Storici. L’Hotel Quirinale ha una lista infinita di personaggi illustri che l’hanno frequentato: Mascagni, Puccini e Verdi, che alle finestre dell’albergo fu acclamato dai romani dopo la prima del Falstaff nel 1893. Frequentato dai Savoia, da Caterina la Grande, dai principi Colonna, Torlonia, Odescalchi, è ricco di arredi d’epoca.
Il Ristorante Checchino dal 1887, dove è stata inventata la celebre “coda alla vaccinara”, opera della bisnonna Ferminia, che prende il nome dai “vaccinari” (macellai) del vecchio mattatoio della Capitale. Sorprendenti le cantine ricavate tra i cocci degli 86 milioni di anfore che, in epoca romana, formarono il Monte Testaccio e che sono oggi monumento storico-archeologico italiano. Lo scrittore Manuel Vasquez Montalban gli ha reso omaggio in un romanzo.
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