Camere con vista… mozzafiato. Osterie mitiche. La fiaschetteria di re Carlo d’Inghilterra. Visite guidate ai Locali Storici della Toscana
In Toscana, il primo appuntamento per la Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia, il 7 ottobre, è a Firenze con il Grand Hotel Minerva (nella foto d’apertura, la piscina sul tetto con una stupenda vista sulla città), nato nel 1300 come parte del monastero di Santa Maria Novella, dove sarà possibile aderire a un tour guidato ad ogni ora tra le 13 e le 17 (solo su prenotazione: tel. 055 27230 o email a info@grandhotelminerva.com). Qui Giuseppe Ungaretti dormiva bene e “quando mi svegliavo avevo davanti agli occhi una Firenze che era un sogno”.
Sempre a Firenze sono aperte le visite all’Hotel Bernini Palace, dove la bellissima Sala del Parlamento, perfettamente conservata, ricorda il ruolo di questo edificio tra il 1865 e il 1871, quando Firenze fu capitale del Regno d’Italia e divenne Hotel Parlamento, dimora di parlamentari e senatori. Nella Hall e sulle pareti i busti di illustri fiorentini con eccentrici copricapo.
Camera con vista (sull’Arno)
Da Firenze a Pisa con il Royal Victoria Hotel, il cui nucleo più antico risale al 1050. Affacciato sull’Arno, che divide la città, lo storico hotel ha accolto il presidente Roosevelt, Giacomo Puccini, Emile Zola, Luigi Pirandello. Molte camere ancora oggi si trovano nella torre del X secolo. Altra tappa nella città della Torre, il Ristorante Poldino, immerso nella tenuta di San Rossore dove, dai Medici a Napoleone, dai Savoia a Tony Blair sono passati tutti. Poldino è un baluardo della tradizione enogastronomica toscana. Cinghiale e daino, pecorino e miele di spiaggia la base della sua cucina.
Nel regno del Brunello
A Montalcino il Caffè Fiaschetteria Italiana 1888 è stato creato da Ferruccio Bindi Santi, l’inventore del Brunello di Montalcino, squisito esempio di puro Liberty, ha ospitato anche il re Carlo d’Inghilterra.
Ancora Liberty in terra di vino, a Montepulciano si aprono le sale del Ristorante Pasticceria Caffè Poliziano, meta di turisti da tutto il mondo anche per la tradizione di ricette medioevali toscane. Vera fucina culturale ha attirato scrittori e poeti come Carducci, Prezzolini, Malaparte e Fellini. Pirandello traeva spunti osservando i suoi clienti.
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