Nella Giornata dei Locali Storici alberghi, ristoranti, caffè e pasticcerie dell’Associazione vi accolgono con una sorpresa molto speciale
Hanno almeno un secolo di storia. Li hanno frequentati re e regine, filosofi e artisti, scrittori e politici, musicisti e compositori, attori e registi. I Locali Storici d’Italia, che hanno il Patrocinio del Ministero della Cultura, sono alberghi, ristoranti e caffè suggestivi e ricchi di storia come il Florian a Venezia, il Gambrinus a Napoli, il Cambio a Torino, esempi d’arte e architettura permeati di bellezza. Il 7 ottobre l’invito è di partecipare alle degustazioni e alle visite guidate per scoprire il patrimonio storico-culturale che questi luoghi preservano. Foto d’apertura: il Caffè Camparino in Galleria, a Milano.
Visite guidate, degustazioni. E la cartolina commemorativa
Promossa dall’Associazione dei Locali Storici d’Italia che raggruppa oltre duecento locali in tutt’Italia, la Giornata Nazionale del 7 ottobre è un’occasione per partecipare a molteplici attività aperte a tutti, perlopiù gratuite.
Dove e come?
Consultate la pagina della Giornata nel sito dell’Associazione: sono indicate tutte le iniziative e le modalità di partecipazione e prenotazione per ogni singolo evento. Anche nel profilo Instagram trovate tutto il programma della Giornata, provincia per provincia, locale per locale. Chi partecipa può ritirare gratuitamente la cartolina da collezione realizzata da Giulio Priano, vincitore del Concorso Illustra la Storia indetto da ALSI in collaborazione con lo IED, Istituto Europeo di Design.
Ecco dove sarà possibile prendere parte alle visite guidate e alle degustazioni, regione per regione.
Val d’Aosta
In Valle d’Aosta, il 7 ottobre partecipa alla Giornata Nazionale dei Locali Storici d’Italia il Bellevue Hotel & Spa di Cogne (Aosta). Qui hanno soggiornato Maria Josè e Umberto di Savoia e al Caffè Nazionale di Aosta, dove si svolgevano gli incontri romantici di re Faruk e Ava Gardner, le soste politiche di Pietro Nenni e Palmiro Togliatti.
Piemonte
In Piemonte, regione ricchissima di Locali storici partecipano, a Torino: l’Albergo Ristorante San Giors famoso per la sua cucina con i bolliti piemontesi; il Caffè Al Bicerin famoso per quel “bicerin” amato da Silvio Pellico, da Giacomo Puccini e dove Umberto Eco ha ambientato il suo romanzo “Il Cimitero di Praga”.
Atmosfera d’inizio Novecento
Poi, la Pasticceria Stratta, una delle “istituzioni” nazionali per caramelle e confetti, giandujotti e praline, marron glacés e canditi; il Caffè Elena, amato anche da Cesare Pavese e dove l’arredamento e l’atmosfera discreta del primo Novecento sono immutati da 130 anni.
Nel segno del Liberty
Sempre a Torino, il Caffè Porto di Savona, che prende il nome dalla stazione delle diligenze a cavallo che assicuravano ogni giorno i collegamenti con la Liguria e in particolare con il porto di Savona, di grande importanza mercantile per Torino.
Il Caffè Mulassano, uno scrigno in puro Liberty, è il luogo dove furono inventati i tramezzini. Qui dietro spesse tende rosse, prendevano il caffè i Savoia.
Il ristorante di Cavour
Nelle memorie di Casanova viene citato il Ristorante Caffè Del Cambio, frequentato quotidianamente da Cavour, amante della buona cucina, una cucina ancora oggi eccellente e servita nella sontuosa Sala Risorgimento.
Alle porte dell’ex capitale sabauda si trovano la Pasticceria Roletti a San Giorgio Canavese, depositaria di storiche ricette della pasticceria del torinese.
Che bontà i nocciolini
A Chivasso, il Caffè Pasticceria Bonfante, famoso per i “Nocciolini”, un’antica specialità con nocciole Piemonte, zucchero e albume, ma anche un gioiello Liberty tutto originale, con marmi, specchi, banconi e boiserie in noce piemontese finemente decorati.
Il diploma della Regina
In provincia di Alessandria, a San Sebastiano Curone, il Ristorante Bar Corona vanta tra i suoi frequentatori D’Annunzio, il generale Cadorna, l’editore Ricordi e il ciclista Fausto Coppi. Il fondatore fu cuoco-bersagliere del generale Lamarmora nella Guerra di Crimea e nel 1857 ricevette un bel diploma della Regina d’Inghilterra.
A Valenza, città dell’oro, il Caffè Pasticceria Barberis offre una degustazione di tartufata, amaretti, savoiardi e di panfrutto, un dolce senza burro inventato in tempo di guerra.
Il gusto della Belle Époque
A Bra, in provincia di Cuneo, si possono degustare superbi marron glacé in un ambiente squisitamente Liberty: quello del Caffè Pasticceria Converso, nato da un’antica stirpe di pasticceri che durante la Belle Époque portò la propria arte al Waldorf Astoria di New York;
Un altro capolavoro Liberty è il Caffè Pasticceria Grigolon di Mondovì, offre le tradizionali paste di meliga e i Monregalesi al rhum.
A Cherasco, ancora una volta all’interno di un gioiello Liberty, la Pasticceria Barbero offre i famosi Baci di Cherasco, che si aggiungono per una super golosa degustazione a praline, gianduiotti, tartufi, damine, dragée.
Guarda i Locali Storici di Val d’Aosta e Piemonte
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