Venti mostre e più di 700 immagini esposte, dal 30 settembre al 29 ottobre, fanno di Lodi la capitale italiana della Fotografia Etica
Lodi. 20 mostre, quasi 100 fotografi da 40 paesi diversi e 5 continenti, oltre 700 immagini esposte. Questi i numeri della 14ª edizione del Festival della Fotografia Etica – dal 30 settembre al 29 ottobre – evento atteso da migliaia di appassionati di fotografia (ma non solo) che raggiungono Lodi da tutta Italia per immergersi in un concentrato di storie da tutto il mondo, per riflettere e stupirsi. “Storie uniche, emozionanti ma necessarie” dichiara Alberto Prina, direttore del Festival. Foto d’apertura: © Alessandro Cinque, Alpaqueros.
I premiati nel 2023
Cuore espositivo è sempre il World Report Award – Documenting Humanity. A partire dalla categoria Master, vinta da Evgeniy Maloletka con il reportage L’assedio di Mariupol, in cui ha raccontato il drammatico assedio russo alla città ucraina, devastata e con decine di migliaia di civili che hanno perso la vita o costretti alla fuga.
La categoria Spotlight va a Bob Miller per il reportage The Last Generation: Zoey’s Dream, in cui i sogni dell’adolescente Zoey Allen si scontrano con la crisi delle medie aziende agricole americane, in cui anche lei vive; menzione speciale nella sezione Spotlight va a Sarah Pabst e al suo Everyone in Me is a Bird, lavoro intimistico in cui il lutto per la perdita e la gioia per una nuova nascita vanno a plasmare la percezione e l’esperienza della quotidianità.
Le varie declinazioni della Fotografia Etica
La categoria Short Story è stata vinta da Alessandro Cinque con il reportage Alpaqueros, che racconta la questione della crisi climatica attraverso la situazione che stanno vivendo gli allevatori di alpaca in Perù; menzione speciale nella sezione Short Story va a Luisa Lauxen Dörr e alla sua Imilla, che è il nome di un collettivo di skaters boliviane che indossano abiti tradizionali per combattere contro la discriminazione.
Gerd Waliszewski è il vincitore della categoria Student con Between the Sirens: racconta la dura realtà dell’Ucraina dove la vita quotidiana che viene regolarmente interrotta dalle sirene d’allarme e dai missili in arrivo.
Tutte le mostre saranno visitabili presso Palazzo Barni.
Tutta la città fa Festival
La sezione Single Shot è stata infine vinta da Mohammad Rakibul Hasan con l’immagine The Blue Fig, una riflessione sul riscaldamento globale che ha un impatto sproporzionato su alcuni Paesi come il Bangladesh. Le immagini del Single Shot sono esposte alla Banca Centropadana.
La sezione Uno Sguardo sul Mondo, nel chiostro del Palazzo della Provincia, propone un percorso sulla crisi climatica, in collaborazione con Agence France-Press.
Nello Spazio Approfondimento due nuovi progetti dell’organizzazione no-profit Vital Impacts alla cui guida vede Ami Vitale, nota fotografa del National Geographic. La mostra è outdoor e indoor. La prima, presso i giardini pubblici della città, comprende una cinquantina di immagini di giovani fotografi da tutto il mondo, mentre la mostra indoor ha per protagonisti molti maestri della fotografia naturalistica i cui lavori saranno esposti nell’ex-chiesa dell’Angelo.
Quattro i progetti nello Spazio No Profit, nel chiostro del ex-ospedale Gorini: il fotografo Filippo Venturi per l’organizzazione PSCORE con Awakenings, progetto che racconta come ogni anno molti nordcoreani, in prevalenza donne, tentano di scappare in cerca di una vita migliore; la spagnola Maria Clauss per l’ONG Medicos del Mundo con Donde no habite el olvido, sulle vittime delle rappresaglie della guerra civile spagnola; Davide Torbidi per la Camera del Lavoro Lodi con il progetto Ho visto e non ho più dimenticato, sulla scottante tematica degli infortuni e delle morti sul lavoro in Italia; infine il progetto Vivere la bellezza della Società Cooperativa Sociale ONLUS Nuova Assistenza, che ha trasformato alcune opere d’arte fra le più note al mondo in fotografie.
Le persone e i luoghi
A Palazzo Modignani Le vite degli altri: quattro focus fotografici sulla stretta relazione tra le persone e il luogo in cui vivono. Laura Morton ci accompagna in un viaggio per la Silicon Valley dove è la tecnologia a farla da padrone con le sue start-up e il wi-fi veloce; Paul Ratje racconta le nuove generazioni cinesi non più legate solo ai costumi del passato ma alla ricerca di un moderno stile di vita; Toby Binber ha trascorso moltissimi anni tra le strade di Belfast insieme ai ragazzi che ora sono diventati quasi adulti in una città che non è cambiata; infine Lukas Kreibig, che racconta il cambiamento climatico in Groenlandia.
Infine, Elegia Lodigiana di Gabriele Cecconi che sarà allestita nella sede della Cavallerizza.
Gli scatti del World Press Photo
Anche quest’anno Lodi, in collaborazione con Bipielle Arte, accoglierà l’unica tappa lombarda della mostra internazionale itinerante del World Press Photo, il grande concorso internazionale di fotogiornalismo e fotografia documentaria più famoso al mondo. Quasi 150 immagini che arrivano dai 5 continenti per raccontare storie incredibili.
Contemporaneamente al Festival della Fotografia Etica si svolgerà FFE – OFF, un circuito di mostre fotografiche, esposte in negozi, bar, ristoranti, gallerie, circoli culturali e aree pubbliche della città.
Tutte le mostre, compresa quella al World Press Photo, saranno accessibili solo se si è in possesso di biglietto giornaliero o abbonamento acquistabili online e in loco. La mostra ai giardini pubblici della città è invece a libero accesso.
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