Sorpresi dallo scioglimento dei ghiacci, molti orsi polari rimangono isolati sugli iceberg. Come quelli che vedete, fotografati da Roie Galitz
Arcipelago delle Svalbard (Norvegia). Siamo nel cuore dell’Artico, a metà strada tra il Nord della Norvegia e il Polo Nord, qui le temperature in tutte le stagioni dell’anno sono, ça va sans dire, polari, non ci sono superstrade o aeroporti. Insomma, scattare queste foto (immagine d’apertura: Kennedybukta, Svalbard, Norway. Orsa polare con due cuccioli. Foto di Roie Galitz/tpoty.com), che hanno vinto il Travel Photographer of the Year 2022 nella Categoria L’Arte del Monocromatico, non è stato semplicissimo neanche per una professionista esperta di fotografia naturalista come Roie Galitz, israeliana.
Artico sconvolto dal cambiamento climatico
Galitz, che è ambasciattrice di Greenpeace, si è imbattuta in questa orsa polare con i suoi due cuccioli, molto magri e denutriti a causa del precoce scioglimento dei ghiacci che li ha di fatto imprigionati su iceberg galleggiante. La madre, provata dalla fame, non poteva allattare i piccoli, che due giorni dopo l’incontro con la fotografa sono deceduti. Galitz considera questo scatto una testimonianza dell’impatto catastrofico del cambiamento climatico.
Qui invece la situazione è, per così dire, più serena: duarante una bufera di neve una coppia di orsi polari si sta corteggiando. Evento difficilissimo da cogliere con l’obiettivo, non tanto per la tempesta polare ma per il fatto che gli orsi bianchi mediamente si accoppiano ogni tre anni. Matrimonio innevato… matrimonio fortunato!
Complimenti per la pelliccia, Miss Artico!
Le volpi artiche, come questa incuriosita dall’obiettivo della fotografa, sono le più eroiche tra le speci animali che vivono nella zona artica. Non hanno la massa corporea degli orsi o dei trichechi e quindi per sopravvivere a temperature che arrivano a meno 50 gradi contano solamente sulle eccezionali proprietà della loro pelliccia, in assoluto quella con la più alta capacità isolante tra tutte le specie viventi.
I Am the Walrus
“Io sono Sua maestà il Tricheco” sembra dire questo maestoso esemplare Odobenus rosmarus, maschio alfa che domina la sua colonia. Per fotografarlo, Galitz ha strisciato lentamente per mezz’ora fino a quando è riuscita ad avvicinarlo, mantenendosi a distanza di sicurezza.
Travel Photographer of the Year 2023: iscrizioni aperte
Il concorso internazionale Travel Photographer of the Year è aperto a tutti, fotografi professionisti o dilettanti, giovani e meno giovani. Per il 2023, le iscrizioni rimangono aperte fino al 1° ottobre. Leggi anche:
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Trovi tutte le informazioni e i dettagli su iscrizioni, modalità di partecipazione e premi nel sito del Travel Photographer of the Year.
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