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Una gipsy band a Villa Necchi, sotto le magnolie

Una gipsy band a Villa Necchi, sotto le magnolie

Appuntamento il 17, 24 e 31 luglio a Villa Necchi Campiglio, in pieno centro a Milano, per un aperitivo in giardino. Con accompagnamento jazz

Milano. A Villa Necchi Campiglio (all’imbrunire, nella foto di F. Clerici © FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano) si susseguiranno per tre lunedì di luglio – 17, 24 e 31 luglio – speciali appuntamenti con aperitivo sotto alle magnolie insieme alla musica della Woody Gipsy Band, con un repertorio che reinterpreta grandi classici del jazz e canzoni moderne in chiave manouche. 

Molti gli incontri culturali a Villa Necchi Campiglio oltre i consueti orari di apertura. Appuntamento con l’arte previsto per martedì 4 luglio, in collaborazione con il Festival della Bellezza, con un ospite di eccezione: la scrittrice Melania Mazzucco, che racconterà giochi di rispecchiamenti tra arte e vita in epoca moderna, con un focus speciale sull’arte delle donne.

Nel centro di Milano

Appartata nel cuore di Milano, Villa Necchi Campiglio venne progettata nei primi anni ’30 dall’architetto Piero Portaluppi su incarico delle sorelle Nedda e Gigina Necchi e di Angelo Campiglio, marito di Gigina, esponenti di una borghesia industriale lombarda colta e al passo coi tempi.
Oltre alla villa, il giardino ospitava la casa del custode con portineria, serra, garage, campo da tennis e piscina (la prima di proprietà privata a Milano).

Il piano rialzato fungeva da zona di rappresentanza, mentre il primo piano era riservato alle camere private della famiglia.
Spazi concepiti per padroni di casa operosi, ma capaci comunque di godersi il proprio tempo libero in compagnia di ospiti e amici, ambienti dove l’innovazione si traduceva nel comfort e nell’efficienza di ascensori, montavivande, citofoni interni, porte blindate scorrevoli e caveau murati. Tutte caratteristiche che, per lusso e modernità, fecero della Villa una delle residenze simbolo dell’epoca.

Tre importanti donazioni arricchiscono oggi la visita: la collezione di opere d’arte del primo Novecento di Claudia Gian Ferrari, la raccolta di dipinti e arti decorative del XVIII secolo di Alighiero ed Emilietta de’ Micheli e dal 2017 la collezione Guido Sforni (1935-1975) composta da 21 disegni su carta di artisti del XX secolo.

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