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Cin cin, degustazioni nel Giardino della Kolymbethra

Cin cin, degustazioni nel Giardino della Kolymbethra

Il Giardino della Kolymbethra, nella Valle dei Templi di Agrigento, è un posto speciale. Che in estate ospiterà aperitivi letterari, performance teatrali, degustazioni

Agrigento. Nella Valle dei Templi, tutti i venerdì d’estate – 21 e 28 luglio, 4, 11, 18 e 25 agosto, 1° settembre – il Giardino della Kolymbethra (Foto Antonietta Abissi © FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano) proporrà un viaggio enogastronomico alla scoperta dei vini pregiati e delle colture vinicole di cantine selezionate del territorio.

Il Giardino ospita anche un ciclo di aperitivi letterari, performance teatrali e incontri con gli autori nelle serate di domenica 16 e 30 luglio, domenica 6, mercoledì 16, sabato 26 agosto e domenica 10 settembre.

A partire da inizio luglio e per tutta la stagione, al Giardino della Kolymbethra si terranno gli attesissimi appuntamenti di Astronomi per una notte, dedicati agli astrofili e ai più romantici: una rassegna di osservazioni notturne del cielo estivo alla scoperta della luna, delle stelle cadenti e delle costellazioni.

Kolymbethra, delizia dei sensi

Il Giardino della Kolymbethra, all’interno di una piccola valle, è parte significativa di Akragas, la città fondata dai Greci nel VI secolo a.C. e il degno completamento alle emozioni del vicino Parco Archeologico.
Una totale delizia per i cinque sensi: dal profumo delle zagare al sapore delle mandorle, dall’argento degli ulivi all’umido della terra, al lieve rumore di sottofondo dell’acqua che scorre costante.

Diodoro Siculo narra che nel 480 a.C. il tiranno Terone, per approvvigionare d’acqua la città fece progettare una rete di gallerie che si concludeva ai piedi dell’urbe in una grande vasca detta Kolymbethra “del perimetro di sette stadui”, presto adattata a vivaio di pesci e frequentata da cigni e volatili, ma soprattutto capace di trasformare l’arida terra siciliana in un giardino fiorente di piante mediterranee.

Questo vero “luogo di delizia” nei secoli successivi passò alla Chiesa che introdusse gli agrumi, mentre il periodo di massimo splendore lo vide a cavallo tra XIX e XX secolo, quando divenne una delle mete imprescindibili del Grand Tour. Negli ultimi decenni del Novecento, a causa della scomparsa dei vecchi contadini, la Kolymbethra cadde in abbandono sino all’intervento del FAI che la riportò al suo antico splendore.
 
Da non perdere i nuovi percorsi di visita degli ipogei, molto interessanti dal punto di vista archeologico, speleologico e naturalistico.

Serate d’estate Fai: il programma delle iniziative in tutt’Italia

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