Iniziative davvero singolari nel Bosco di San Francesco: osservazioni delle stelle. Concerti sul prato. E percorsi notturni sulle tracce di lupi, barbagianni, pipistrelli
Assisi (PG). A partire da inizio luglio, appuntamento al Bosco di San Francesco per Astronomi per una notte, incontri dedicati agli astrofili e ai più romantici. Osservazioni del cielo estivo alla scoperta di luna, stelle cadenti, costellazioni (foto: Bosco di San Francesco Assisi, ph Roberto Berti © FAI, Fondo per l’Ambiente Italiano)
Sabato 1° luglio, viaggio nella Foresta Amazzonica con il Centro di Ateneo per i Musei Scientifici, alla scoperta di voci e immagini di uno degli ecosistemi più importanti del mondo. Filmati, fotografie, racconti, passeggiate e un angolo per bambini con la ricostruzione di una vera capanna amazzonica.
Concerto seduti sul plaid
Musica per il Bosco: sabato 15 luglio, VII edizione del Green Music International Festival. Concerto immersi nella natura dell’opera di land art di Michelangelo Pistoletto Terzo Paradiso, muniti di plaid e cuscino.
Che brividi nella Bat Night nel Bosco di San Francesco
Nelle notti d’estate il Bosco è il luogo ideale per una passeggiata alla scoperta delle creature notturne. Primo appuntamento la Bat Night sabato 29 luglio: osservazione del volo dei pipistrelli; sabato 19 agosto, percorso sulle tracce di tassi, lupi, barbagianni, falene e lucciole.
La sorpresa del Terzo Paradiso
Attraverso un portone nel muro di cinta del piazzale davanti alla Basilica Superiore di Assisi, si imbocca uno stretto sentiero che porta a un ampio fondovalle. La visita del Bosco non è una escursione qualsiasi: pittosto, una nuova forma di pellegrinaggio nella storia, nel sacro e in 64 ettari di natura, tra terreni boschivi e campi coltivati, pareti di pietra rosa, radure e oliveti. 64 ettari che l’incuria aveva ridotto a una discarica e che il FAI ha interamente recuperato.
Inoltrandosi tra carpini, ginestre, aceri e querce si raggiunge il torrente Tescio e, lì accanto, le testimonianze di un monastero di monache benedettine del Trecento. Poi, la chiesa romanica di Santa Croce. Un mulino attivo fino ai primi del ‘900 (ora ospita una trattoria) e un’antica torre trecentesca eretta a difesa di un opificio.
Salendo sulla sua cima, la sorpresa: si ammirare appieno il “Terzo Paradiso”, opera di land art del maestro Michelangelo Pistoletto. Sono 121 ulivi disposti a doppio filare a formare tre ampi elementi circolari tra loro tangenti, di cui uno maggiore al centro e con un’asta alta 12 metri a simboleggiare l’unione tra cielo e terra.
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